Commodore VICMODEM (1982)

Commodore VICModem - sopra

E’ impossibile raccogliere tutte le periferiche che sono state prodotte per i computer Commodore, ma ce ne sono alcune che vale la pena di cercare perché rappresentano una pietra miliare nella storia dell’home computing. Il VICMODEM è una di queste periferiche: è stato il primo modem a costare meno di 100$ e a superare il milione di unità vendute, contribuendo alla diffusione dei servizi telematici e BBS al di fuori di laboratori, università, grandi aziende o enti militari.

Stavo cercando in rete la data precisa di immissione sul mercato, ero in dubbio se fosse il 1981 o il 1982. La risposta precisa era però sotto il mio naso: il manuale stesso racconta brevemente la genesi del prodotto.

When Commodore introduced VIC 20™ — the Friendly Computer, the first color computer priced under $300, we wanted to include a telephone modem to go with it, but we wanted our modem to be in the $100 range, so everyone could afford telecomputing.

Unfortunately none of the major modem manufacturers we contacted would, or could, make a modem we could sell at this price. Finally we located a small creative design group and presented them with our concept and design specifications. The group started working with us and a few months later delivered the modem we asked for. It took a total of 6 months from concept to production and in March 1982 the first VICMODEMs were delivered for sale.

Lo sviluppo iniziò quindi nel 1981 per concludersi nel marzo 1982 con le prime unità in vendita. Gran parte del merito del progetto è da attribuire a Michael Tomczyk, che creò anche la Commodore Information Network per diminuire il carico di lavoro al reparto di assistenza clienti dell’azienda. Nel 1982 la sezione che generava più traffico su Compuserve era proprio la rete Commodore.

La scatola è più grande di quello che sembra dalle foto: le dimensioni sono quasi quelle di una risma di fogli A4.

Commodore VICModem - scatola

Il contenuto della confezione ha sicuramente subito modifiche e aggiunte nel corso degli anni; quella che ho trovato ha il software su floppy e nomina il Commodore 128, quindi sarà stata commercializzata come minimo nel 1985.

Commodore VICModem - contentuti della confezione

Il modem si connette alla user port del Commodore VIC 20/64/128; lateralmente è presente un interruttore per scegliere se il computer risponde a una chiamata (A/answer) o la esegue (O/originate). Sul retro c’è il connettore per la cornetta telefonica – il modem non si collegava direttamente alla rete telefonica ma era necessario comporre il numero sul telefono e successivamente staccare la cornetta e collegare il cavo.

Commodore VICModem - lati

Le due parti della scocca sono chiuse a pressione senza alcuna vite.

Commodore VICModem - vista esplosa

La scheda è molto semplice:

Commodore VICModem - scheda madre

Per approfondire consiglio la voce sul wiki Denial e la breve recensione del VICMODEM su Compute! Gazette del settembre 1983.

Commodore VICModem

Un altro articolo sullo stesso numero della rivista riporta:

All of our electronics/communications technologies seem to be merging, moving together toward a common center. Think about it: telephones, television, cable systems, satellite receivers, video cassette recorders, videodiscs, video motion and still cameras, home computers… everything is evolving toward some kind of “telectronic” supersystem that someday will fuse these now separate parts into an integrated whole.

Will it really happen within our lifetimes? There are strong indications.

Tutti ora abbiamo questo futuristico dispositivo in tasca.

Aggiornamento 29 dicembre 2014

Ho chiesto a Michael Tomczyk se poteva condividere qualche aneddoto o informazione sul VICMODEM, ed è stato così gentile da rispondere alla mia richiesta. Ecco cosa mi ha scritto:

Nel 1980-81 i modem più economici costavano 400$, e la maggior parte erano accoppiatori acustici dove era necessario appoggiare la cornetta su un supporto ingombrante e costoso. Avevo visto alcuni modem a connessione diretta ma costavano oltre 600$. Nel 1981 volevo fornire alla nostra comunità di utenti Commodore la possibilità di comunicare mediante CompuServe, un network precedente a Internet basato su rete telefonica.

Una delle funzionalità interessanti del VIC 20 era l’interfaccia RS-232, essenzialmente un connettore telefonico. I nostri ingegneri in Commodore erano troppo occupati, quindi cercai una ditta esterna che costruiva modem industrali da usare nei depositi, e gli chiesi di iniziare a lavorarci. La mia richiesta principale fu che non avrebbe dovuto costare più di 33$, in modo da poterlo vendere al prezzo finale di 99$ (3 x 33$ era la formula che usavo per calcolare il prezzo al pubblico).

Gli ingegneri insistettero su un progetto di accoppiatore acustico e non riuscirono a portare il prezzo al di sotto di 50$; una sera, a mezzanotte passata, rientrai in hotel dopo il Consumer Electronics Show a Las Vegas e trovai gli ingegneri ad aspettarmi nel corridoio fuori dalla mia camera. Mi mostrarono il progetto su un block notes giallo e si scusarono per non essere riusciti a raggiungere il prezzo concordato. Dopo aver fissato il progetto per un po’, dissi “Abbiamo un’interfaccia RS-232 perciò possiamo collegare il cavo telefonico direttamente al computer, giusto?” poi disegnai una cartuccia e un cavo e aggiunsi “Voi progettate la cartuccia, noi la produrremo e vi pagheremo le royalties”. Gli ingegneri furono entusiasti dell’idea e confermarono che sarebbe stata fattibile.

Il risultato fu il VICMODEM, il primo modem con un costo inferiore ai 100$ e il primo modem a vendere un milione di unità. Ciò mi permise di negoziare servizi di telecomunicazione per un valore di 200$ (CompuServe, The Source e Dow Jones) da includere con il modem, e la presenza su CompuServe mi permise di sviluppare una comunità di utenti chiamata la Commodore Information Network – antesignana delle comunità online che oggi diamo per scontate.

La Commodore Information Network divenne ben presto la più vasta comunità di utenti su CompuServe. A quei tempi i servizi come CompuServe (e AOL) pagavano i fornitori di contenuti come Commodore per il traffico generato dagli utenti – il nostro primo assegno fu di 36.000$! – e questo è un aneddoto interessante perché è esattamente il contrario di come i pagamenti avrebbero funzionato qualche anno dopo, quando i network avrebbero chiesto ai fornitori di contenuti di pagare un compenso.

La Commodore Information Network permise ai partecipanti di rispondere alle domande tecniche dei nuovi o esistenti utenti Commodore – e per noi questo fu importante perché avevamo solo una mezza dozzina di tirocinanti universitari a rispondere alle telefonate dei clienti nella nostra sezione di assistenza (che avevo creato io). Era impossibile per 6 persone riuscire a rispondere alle domande di un milione di proprietari di VIC 20, perciò la nostra rete su CompuServe fu importantissima per la nostra strategia aziendale e le relazioni coi clienti. Tutti i nostri tirocinanti arrivavano dalla Drexel University di Philadelphia.

Oltre al VIC 20, il VICMODEM è il risultato tecnologico di cui sono più orgoglioso.

Oggi tutte queste funzioni e molto di più – macchina fotografica, video, GPS, ecc – sono incluse nei nostri smartphone grazie all’innovazione nelle nanotecnologie. Questo mese (dicembre 2014) è stato pubblicato il mio nuovo libro – NANOINNOVATION: What Every Manager Needs to Know – dalla sezione scientifica dell’editore Wiley. Ho scritto questo libro per mostrare cosa sta realmente succedendo nel campo dell’innovazione tecnologica, e per farlo ho intervistato più di 150 pionieri ed esperti di nanotecnologia in più di 30 nazioni differenti. Se vi interessa la nanotecnologia date un’occhiata al libro, e se lo leggete fatemi sapere la vostra opinione!

Il testo originale in inglese si trova nell’articolo su oldcomputr.com.