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Apple Donazioni

Donazione – Luca Gremese

Un mio caro amico, Luca Gremese, sta iniziando il trasloco nella casa nuova e ha deciso di liberare la cantina da qualche computer che aveva a sua volta raccolto.

Se ne è liberato a malincuore (ho cercato di convincerlo a tenerli, lo giuro!) ma mi ha detto che non ci sarà troppo spazio, e comunque – parole sue – sa che sono in buone mani… Luca ha la mia stessa malattia ma in forma molto più lieve.

I computer sono alcuni Power Macintosh 7300 e 7600 da sistemare (qualcuno senza processore, ram o hard disk), un Power Macintosh 6100 senza ram, un Power Macintosh 8100 con tutti i cavi staccati che dopo averli collegati non vuole comunque saperne di partire, un Macintosh Centris 610 che non si avvia, un Macintosh SE dichiaratamente guasto, un Macintosh LC funzionante, un Macintosh LC 475 senza RAM e hard disk, un Macintosh IIfx che non dà segni di vita (alimentatore?), un Macintosh IIx altrettanto defunto e il guscio vuoto di un Macintosh II. Insomma, c’è da lavorare un bel po’ per sistemarli!

Inoltre mi ha lasciato alcune schede video e di rete NuBus (periodo Macintosh II, primissimi anni ’90), che avrò modo di testare appena mi sarò sistemato nella nuova casa a fine anno.

Probabilmente sarò costretto a tenere da parte anche i computer, fino a quando avrò allestito la stanza-laboratorio con il tavolo chirurgico per poter eseguire le operazioni necessarie: disassemblaggio, pulizia, ricerca e trapianto degli organi interni da donatori compatibili, iniezione di una dose di ram; poi con gli occhi spiritati griderò esaltato “si – può – fareeee!” e darò corrente alla Creatura per sentirne il primo vagito di accensione e guardarla muovere i primi passi traballanti nella nuova vita. Una creatura senza memoria in cui instillare, anzi, su cui installare un nuovo sistema operativo.

Quando sono passato da Luca a fine giornata, mia moglie, non vedendomi arrivare a casa a un’ora decente, mi ha cercato al cellulare.

“Ciao tesoro!” cosa le dico cosa le dico
“Dove sei?”
“Sono passato da Luca, volevo chiamarti, ci siamo messi a chiacchierare, non mi sono accorto dell’ora…”
“Come mai?”
“Mah, mi ha chiamato lui, sai che deve traslocare, ha un paio di computer che voleva lasciarmi.” staranno tutti in macchina?
“Ah ok, ti aspetto allora! Salutamelo!”
“Sì, ciao bella, sono lì tra poco!” ci ha creduto, meno male vah.

Sono stati tutti in macchina, però ho dovuto abbattere i sedili posteriori e far slittare in avanti il sedile del passeggero.

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Donazioni Macintosh PowerBook 540c

Apple Macintosh PowerBook 540c

Apple Macintosh PowerBook 540c

A parte un modello destinato esclusivamente al mercato giapponese (il 550c), questo è il più potente portatile Apple prima del passaggio ai processori PowerPC.

Mi ricordo che nel 1995 ce l’aveva il titolare dell’azienda dove lavoravo; in effetti, il portatile era il top di gamma con un prezzo top di gamma!

Questo modello ha il massimo di ram installabile (36MB) e l’interfaccia opzionale PCMCIA. La batteria – vista l’età – è ovviamente KO. Mi è stato regalato da un amico nel gennaio 2008.

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2600

Atari 2600

Atari 2600

Questa è la prima console che ho avuto! Non è l’originale (che è sepolto in una discarica purtroppo) ma è proprio il modello che avevo, quello con la parte anteriore in finto legno e tre levette per lato.

Avevo solo tre o quattro giochi (all’epoca erano veramente costosissimi): Breakout, Combat e accidenti! non mi ricordo! Forse solo quei due? O il tennis? Mi ricordo invece che il figlio (unico) del farmacista aveva la cartuccia più costosa che vendeva il negozio della zona: Moon Patrol, 200.000 lire nel 1982 per la conversione di un gioco da sala che all’epoca sembrava fighissimo…

C’è un aneddoto legato a questo 2600: dell’Atari che avevo da bambino mi era rimasto in un cassetto solo l’alimentatore. Quando ho visto l’asta di questo 2600 senza alimentatore ho pensato che fosse un segno del destino… il prezzo non è salito (proprio perché incompleto) e io sono tornato in possesso del mio primo aggeggio da attaccare alla tv. Comprato il 6 maggio 2007.

Con 2 joystick e giochi Combat, Defender, Dig Dug, Tennis, Pele’s Soccer. Senza imballo, manuali, alimentatore.

Aggiornamento: ho ricevuto un’e-mail da mio padre, in cui mi dice che “Per quanto riguarda l’Atari ti posso assicurare che il tennis c’era senz’altro con la possibilità di ingrandire la mattonella e velocizzare il gioco. E’ stato l’unico video gioco che abbia mai fatto!”

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Amiga 1000

Commodore Amiga 1000

Il primo Amiga! Per me e per tanti altri ragazzi l’unico Amiga che ci potevamo permettere (o far comprare ai genitori) era il 500: infatti fu il modello più venduto in assoluto tra gli Amiga della Commodore.

Conoscevo solo un ragazzo che aveva il 1000, ma preferivo il 500 perché aveva il sistema operativo (“kickstart”) in ROM, mentre il 1000 doveva caricarlo dal floppy ogni volta che veniva acceso.

Il modello in mio possesso è la versione americana, per cui può essere usato solo con un trasformatore per adattare la corrente elettrica dai nostri 220V a 110V. Un po’ ingiallito ma perfettamente funzionante. Mouse così così, mancano i manuali. Con monitor A1080 (sempre a 110V e in standard video americano NTSC). Da eBay, 9 luglio 2005.

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Atari 1040 STFM

Atari 1040 STFM

Atari 1040 STFM

La storia di questo computer è raccontata nell’articolo sull’Atari 520 STFM (li ho comprati insieme) che potete leggere qui.

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Atari 520 STFM

Atari 520 STFM

Atari 520 STFM

Nonostante molte persone si ricordino di questo Atari come di un antagonista dell’Amiga 500, il mio ricordo invece mi porta nella stanza di un amico che lo usava per l’altro motivo per cui era conosciuto: fare musica con Cubase (il programma “storico” della musica realizzata al computer).

Questo computer aveva infatti le porte midi: uno standard per collegare e controllare strumenti elettronici come sintetizzatori e campionatori. L’amico in questione ha iniziato a fare colonne sonore dei videogiochi e lavora tuttora nel campo delle produzioni musicali.

Insieme a questo Atari 520 STFM ho comprato a un mercatino dell’usato (7 luglio 2005) un mouse, un monitor in bianco e nero SM124 e un Atari 1040 STFM senza alcun accessorio. C’era un floppy nel drive con una copia di Cubase, ma null’altro (nessun manuale, floppy di sistema o confezione originale): il minimo per verificare il funzionamento del sistema.

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Saturn

Sega Saturn

Sega Saturn

Ho visto per la prima volta questa console quando era da poco uscita sul mercato, a casa di un ragazzo che aveva anche la pistola da collegare e la conversione di un gioco da sala in cui, impersonando un poliziotto, si doveva eliminare i cattivi di turno scena dopo scena. Il gioco era piuttosto divertente e anni dopo (nel 2003) sono riuscito a recuperare su eBay, a una frazione del prezzo originale, la console con qualche gioco. Non la pistola però!

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Dreamcast

Sega Dreamcast

Sega Dreamcast

Il 2003 è stato l’anno delle console Sega… ho acquisito tra le altre anche il Dreamcast, l’ultimo modello prima che Sega si ritirasse dal mercato delle console. Da un’asta su eBay insieme a qualche gioco.

Avevo ritirato a stock poco tempo prima un po’ di giochi da un venditore di CD che per un periodo si faceva tutte le fiere vendendo vecchi giochi nei cestoni.

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Master System

Sega Master System

Sega Master System

Recuperata a Marzaglia (17 maggio 2003) con pad, alimentatore, light phaser, cavo antenna con switch tv/gioco e una cartuccia senza custodia (Shinobi).

Un po’ graffiato ma perfettamente funzionante.

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Philips MSX VG-8020

Philips MSX VG-8020

Philips MSX VG-8020

L’ho trovato su una bancarella a Marzaglia (il 17 maggio 2003), dove si svolge annualmente una fiera nata per i radioamatori poi ampliata verso il retrocomputing, o più precisamente, verso il surplus informatico.

La fiera è ospitata presso un campeggio, con ingresso gratuito. Ci sono stato un paio di volte e magari quest’anno potrei tornarci!