Ho scelto questo Commodore 64C per darvi un esempio di come “restauro” un computer, e per farvi capire in che stato arrivano i pezzi che recupero.
Questo sito presenta tutti i pezzi che ho raccolto negli anni: vecchi computer, console, libri e manuali, periferiche, accessori. Non troverete schede tecniche, ma solamente la storia personale di ogni pezzo. Le foto sono originali e rappresentano le condizioni reali di ciò che recupero. Se volete donare qualcosa alla mia collezione potete contattarmi qui.
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Mouse Apple
Con questo articolo vorrei inaugurare una serie di piccole monografie: oggi ho tirato fuori dal cassetto e ho fotografato tutti i modelli di mouse Apple prima del passaggio allo standard USB con l’iMac.
L’unico mouse assente è quello del Lisa… ma non ho ancora abbandonato la speranza di trovarne uno prima o poi!
Apple Macintosh Portable
Questa è la versione del Portable con lo schermo retroilluminato (M5126): il modello precedente (M5120), in pratica, era inutilizzabile in scarse condizioni di luce. Oggi è difficile immaginare uno schermo LCD senza la retroilluminazione, ma all’epoca era normale che non ci fosse.
Commodore Datassette C2N
Tutti ci ricordiamo del registratore del Commodore 64 e del Vic 20, il 1530, ma pochi sanno che ci sono stati altri modelli precedenti.
Il primo registratore è proprio questo, si vede in qualche vecchia pubblicità dei Commodore PET o “inglobato” nel case del Commodore PET 2001.
Il sito commodore.ca ha molto materiale sui PET, su questo poster si vede la descrizione di questa “magnetic cassette unit”.
Questo articolo è del 2010; a marzo 2019 ho pubblicato un libretto monografico molto più completo intitolato “Registratori Commodore”. Il PDF, in italiano o inglese, è disponibile gratuitamente a questo indirizzo.
Il drive da 5 pollici e 1/4, all’epoca il sogno di ogni possessore di Commodore 64!
Spesso obbligati a comprare il più economico lettore di cassette, il lettore floppy rimaneva solo un desiderio per molti ragazzi, soprattutto nei primi tempi dove il Commodore 64 era già una spesa abbastanza alta per conto suo.
Scatola e drive mi sono stati regalati da due persone diverse, il manuale l’avevo in un cassetto e non mi ricordo da dov’è arrivato…
Commodore 1541-II Floppy Drive
Ho comprato questo lettore floppy a un mercatino dell’usato insieme a un Commodore 128 e a una tastiera musicale SIEL CMK49.
Tutti gli oggetti hanno la scatola originale e i manuali: in effetti è l’unico motivo per cui ho portato a casa queste cose, dato che avevo già un 128 e un drive come questi… non ho saputo resistere al fascino del “box originale”!
Ho lasciato il plotter sul tavolo per fare la foto, mia moglie l’ha visto e mi ha chiesto scherzando “cos’è quella cosa che fa gli scontrini”. In effetti, come plotter è davvero piccolo, siamo abituati a larghezze di stampa ben più grandi!
Stampa(va) a quattro colori usando delle mini penne a sfera.
Il plotter è nuovo, mai usato, un fondo di magazzino che ho recuperato nel ’96. Questo vuol dire che è rimasto in cantina per 14 anni! Viva la casa nuova…
Il mio caro amico – nonché socio – Raffaele mi ha regalato per natale il suo primo computer, un Commodore VIC 20.
Ai tempi io avevo uno Spectrum, il VIC 20 ce l’aveva mio cugino: la mia passione per i computer Commodore iniziò poco tempo dopo quando mi comprarono il Commodore 128. Contemporaneamente mio cugino ricevette il mio Spectrum e iniziò la sua passione per i computer Sinclair.
Prima di apparire sulla mia scrivania, il computer è rimasto per un quarto di secolo nella cantina dei genitori di Raffaele, e conoscendo sua madre mi stupisco che sia sopravvissuto a tutte le “pulizie di primavera” fino ad oggi!
Era in una scatola insieme a qualche cassetta, uno joystick, una coppia di paddle Commodore e una cartuccia del gioco Pacman.
Come ciliegina sulla torta – per gli appassionati come me – c’è anche la scatola con i polistiroli, in ottime condizioni. Purtroppo manca il manuale, chissà se prima o poi non ne trovo uno… anche il primo VIC 20 che ho recuperato non aveva il manuale.
Dopo i vari impegni natalizi, cene, pranzi, parenti, finalmente sono riuscito a provarlo. Non funziona. Beh, dopo 25 anni in cantina potevo aspettarmelo. Non si accende neanche il led. Mmmhh, non si accende il led: che sia l’alimentatore? Prendo il tester dal cassetto e controllo i voltaggi. Zero sui 5 volt alternati e sui 9 volt continui (o è il contrario? non ricordo mai). Gli alimentatori Commodore non si riparano, non si possono aprire e comunque la parte interna è affogata in una colla indistruttibile.
Vabbè, è andato. Però, forse potrei controllare il fusibile dell’alimentatore, la cosa più ovvia se non c’è nessun segno di vita. Il fusibile è guasto, si vede a occhio nudo. Lo sostituisco, ricollego il VIC 20 e… funziona! Non sono capace di riparare apparecchiature elettroniche, ma sono orgoglioso del mio piccolo successo. Anche se è solo fortuna…
Il computer era ingiallito a macchie ma, grazie a qualche mese di esperimenti con il gel retrobright (o Retr0bright per essere precisi), sono riuscito a riportarlo alla condizione originale.
Apple QuickTake 200
Questa macchina fotografica digitale mi è stata regalata da una coppia che mi ha contattato attraverso il sito: quando ricevo un messaggio dal form di contatto mi fa uno strano effetto, è sempre una sorpresa…
Mi ricordo che quando questa macchina venne commercializzata da Apple a metà degli anni ’90, l’azienda per cui lavoravo ne ebbe una in prova per qualche giorno. A parte la risoluzione delle foto, adatta solo per applicazioni a video e non per la stampa, un difetto era la durata delle batterie: con quattro pile stilo si riusciva a fare uno o due “rullini” poi si doveva cambiarle! Infatti questa macchina mi è stata regalata con l’alimentatore opzionale, acquisto obbligato se si voleva anche collegare la macchina al Mac e scaricare le foto senza investire un capitale in pile.
Circa un mese fa ho ricevuto un messaggio da una persona che mi chiedeva se ero interessato a ricevere qualche computer Apple.
Dato che questa persona – Italo – abita a un paio d’ore di macchina da casa mia, abbiamo deciso una data per vederci. Domenica scorsa sono quindi andato a conoscere Italo e sua moglie Giulia: ho poi scoperto che a “tirare le fila” della donazione era Giulia, che si è occupata della ricerca su internet di qualcuno che potesse essere interessato a ritirare i computer che da troppo tempo erano in garage.
Una coppia davvero piacevole – grossomodo dell’età dei miei genitori – che ha iniziato a usare computer Apple negli anni ’80 con il IIgs; all’epoca Italo aveva 6 Apple IIgs in rete (!) nel suo studio che mandavano in esecuzione un programma realizzato ad hoc per la sua attività.
Chiacchierando e ricordando, le ore sono passate veloci; ho recuperato alcuni IIgs in discrete condizioni (peccato per le plastiche un po’ ingiallite) con floppy drive esterni da 3,5″ e espansione di memoria da 1MB. Tutto completo di manuali. Inoltre un Macintosh LC 475, una macchina fotografica digitale Apple QuickTake 200 e un lettore CD esterno Apple PowerCD che non avevo mai visto prima.
Ogni tanto Italo e Giulia vengono dalle mie parti per fare scorte di vino ramandolo, spero di rivederli: mi farebbe proprio piacere!