I tre oggetti in questo articolo rappresentano tutti i floppy drive esterni da 3,5″ prodotti da Commodore per i computer della linea Amiga.
Questo sito presenta tutti i pezzi che ho raccolto negli anni: vecchi computer, console, libri e manuali, periferiche, accessori. Non troverete schede tecniche, ma solamente la storia personale di ogni pezzo. Le foto sono originali e rappresentano le condizioni reali di ciò che recupero. Se volete donare qualcosa alla mia collezione potete contattarmi qui.
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I tre oggetti in questo articolo rappresentano tutti i floppy drive esterni da 3,5″ prodotti da Commodore per i computer della linea Amiga.
Qualche anno fa avevo avuto un’infiltrazione d’acqua in cantina a seguito di parecchi giorni consecutivi di piogge torrenziali, perciò avevo portato in casa un paio di pezzi per evitare che l’umidità potesse rovinarli. Uno di questi era il drive 8050 oggetto di questo articolo, che mi regalò l’amico Lorenzo nel 2011.
In Italia gli Apple II non erano molto diffusi, ed erano usati più che altro dalla generazione dei miei genitori piuttosto che dalla mia, visto il prezzo molto impegnativo rispetto a concorrenti più “popolari”; sono stati sviluppati anche parecchi giochi, ma l’utilizzo era più professionale che ludico. La configurazione di questo Apple IIe è abbastanza standard per l’epoca: scheda Centronics di terze parti (ASEM in questo caso), scheda Apple 80 colonne + 64KB di Ram, Apple mouse interface, e controller floppy; DuoDisk e monitor monocromatico a fosfori verdi.
Ringrazio Ettore per la donazione del sistema completo: un Macintosh II, un AppleColor High-Resolution RGB Monitor da 13″, mouse e tastiera. Ettore mi ha scritto dal modulo di contatto del sito dicendo che aveva un Macintosh II aggiornato a IIfx di cui voleva disfarsi, ma non voleva buttarlo in discarica. Purtroppo non tutti hanno questa attenzione o il tempo e la voglia di spedire un paio di scatoloni, e spesso queste macchine fanno una brutta fine.
Oggi, 23 luglio 2014, l’Amiga compie 29 anni: fu presentato nel 1985. Quell’anno i miei genitori comprarono un Commodore 128, mentre il primo Amiga, un 500, arrivò nel 1988. Come al solito non mi dilungherò sugli aspetti tecnici di questo computer davvero all’avanguardia per l’epoca, ma gli renderò omaggio con una serie di scatti fotografici.
Questo computer rappresenta il canto del cigno della linea PET: l’insuccesso dei CBM-II e l’inarrestabile avanzata dei PC nel settore professionale obbligò Commodore ad abbandonare la produzione di questi computer.
Questo è uno dei modelli di lettori floppy commercializzati da Commodore per la propria linea professionale di computer. Prima di accenderlo ho eseguito un’accurata pulizia, ma quando l’ho provato non funzionava correttamente. Ad esempio, il comando per elencare il contenuto del floppy mostrava caratteri sbagliati e dopo qualche tentativo non veniva visualizzato più nulla. Per cercare il guasto ho iniziato a provare gli integrati zoccolati su altri drive, ma risultavano tutti funzionanti; poi ho collegato nuovamente il 4040 a un PET e funzionava benissimo. Probabilmente erano solo ossidati i contatti di qualche integrato.
La storia del mio SuperPET (così era conosciuto in America) necessita di un aggiornamento. Ho raccontato di come io e un paio di amici riuscimmo a recuperarne uno a testa a una cifra letteralmente simbolica, però uno dei tre computer mancava di tutte le schede interne che rendevano speciale questo PET: tirando a sorte, capitò a me.
Il primo personal computer prodotto da Sharp. Ringrazio ancora una volta l’amico Carlo che mi lascia saccheggiare il suo magazzino dove sono nascosti alcuni pezzi davvero significativi.
Circa un anno fa ho conosciuto al solito mercatino alle porte di Udine un venditore, Freddie, perché ero stato attratto da alcuni oggetti che aveva sul banco – in particolare uno ZX81 che ho acquistato. E’ stato molto