Comprato nel 2002 in un negozietto di oggetti usati insieme a una dozzina di giochi. Non è nelle condizioni migliori, ma da quando ne ho recuperato uno con la confezione originale, questa è diventata la console “da battaglia” che ogni tanto tiro fuori dal cassetto per fare una partita a qualche vecchio gioco.
Questo sito presenta tutti i pezzi che ho raccolto negli anni: vecchi computer, console, libri e manuali, periferiche, accessori. Non troverete schede tecniche, ma solamente la storia personale di ogni pezzo. Le foto sono originali e rappresentano le condizioni reali di ciò che recupero. Se volete donare qualcosa alla mia collezione potete contattarmi qui.
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Autore: Giacomo Vernoni
Commodore 3032
Questo computer mi è stato regalato da un amico nel 2002. Anche lui è appassionato di vecchi computer, ma un po’ più “monomarca”: ha un sacco di computer Apple e non aveva grande interesse in questo pezzo.
Per me invece rappresenta il computer più vecchio della mia collezione, infatti è del 1978.
Apple Macintosh SE/30
Questo piccolo compatto mi piaceva così tanto che nel 2002 ho dovuto comprarlo da un’azienda che aveva pubblicato un annuncio… per un po’ l’ho anche tenuto a portata di mano e l’ho usato per scrivere testi e tenere aggiornato qualche database.
Comunque, anche se non lo uso, è qui alle mie spalle mentre scrivo: i computer più ingombranti sono (per ora) impacchettati in cantina in attesa del trasloco, questo SE/30 sarà l’ultimo a essere messo in una scatola!
Un regalo di un amico nel 2002. I computer Apple che preferisco sono quelli che all’epoca del rilascio erano il top di gamma. Ad esempio di tutti i compatti preferisco il Macintosh SE/30, o della famiglia II il IIfx. Per quanto riguarda i Quadra, sono indeciso tra il 900/950 e il Quadra 840AV. Il 900 mi ha sempre dato un’impressione di stabilità e potenza, ma ricordo che per me l’840AV era una meta irraggiungibile dalle prestazioni eccezionali…

Recuperato nel 2002. Il Quadra 800 nel 1993 inaugurò il case che sarà poi utilizzato nelle macchine professionali di fascia alta per qualche anno: il Quadra 840AV e i PowerPC 8100, 8500 e 8200 manterranno la stessa forma (e la stessa difficoltà di accedere alla scheda madre).
Questo pezzo non è nelle condizioni migliori; come si vede dalla foto le plastiche sono piuttosto ingiallite e presentano il segno di qualche etichetta rimasta a lungo sulla parte frontale.

Questo Dock, recuperato nel 2002 insieme al PowerBook Duo 250 e al PowerBook Duo 210, accoglie il portatile e lo trasforma in un computer da scrivania, aggiungendo un lettore floppy, un secondo disco rigido, un coprocessore, più memoria e porte standard sul retro.
Recuperato nel 2002 insieme al Duo 250 e a un DuoDock.
Per alcune riflessioni sul concetto di portatile “minimal” potete leggere l’articolo sul DuoDock 250.
Purtroppo il disco rigido interno non funziona, un hard disk SCSI da 2,5 pollici da qualche decina di MB. Questi dischi, anzi, tutti i dischi, prima o poi smettono di funzionare: c’è un’usura meccanica che si può rallentare ma non fermare, e anche se si trova qualche ricambio è comunque usato e poco affidabile.
Commodore 128D

Ricordo che ce l’aveva un mio compagno di classe, e lo chiamava scherzosamente il “128 diesel”, per quella “D” nel nome…
Questo modello l’ho trovato nel 2000 grazie a un annuncio su un giornalino insieme a una stampante Commodore a margherita. Ho provato a fare una stampa e sembra di sentire una mitragliatrice!

Recuperato nel 2002 insieme al relativo DuoDock. Il concetto di portatile ridotto al minimo mi piaceva molto, per un po’ l’ho anche usato a casa; anzi, credo di aver realizzato il database in FileMaker dei miei amati computer proprio su questo Duo!
L’idea che il portatile poi potesse essere agganciato a una stazione che lo trasformava in un computer desktop era secondo me molto interessante.
Questo modello, del 1993 (ma il primo Duo era del 1992), non aveva neanche il lettore floppy per ridurne il peso e lo spessore, e aumentare l’autonomia delle batterie; aveva solo una porta seriale (ad esempio per la stampante) e una SCSI (per dischi esterni).
16 anni dopo, nel 2008 Apple presenta il MacBook Air: non ha neanche il lettore DVD per ridurne il peso e lo spessore, e aumentare la durata delle batterie; ha solo una porta USB (per collegare ad esempio una stampante o dischi esterni).
Anche nel caso del Duo poi rimanevano comunque in vendita i portatili più “tradizionali”. A volte (le idee) ritornano!
Apple Macintosh IIvx

Dismesso da un istituto, l’ho recuperato nel 2001 insieme a un Macintosh IIcx. Anche questo pezzo ha le plastiche piuttosto ingiallite.
