
Circa un anno fa ho conosciuto al solito mercatino alle porte di Udine un venditore, Freddie, perché ero stato attratto da alcuni oggetti che aveva sul banco – in particolare uno ZX81 che ho acquistato. E’ stato molto
Questo sito presenta tutti i pezzi che ho raccolto negli anni: vecchi computer, console, libri e manuali, periferiche, accessori. Non troverete schede tecniche, ma solamente la storia personale di ogni pezzo. Le foto sono originali e rappresentano le condizioni reali di ciò che recupero. Se volete donare qualcosa alla mia collezione potete contattarmi qui.
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Circa un anno fa ho conosciuto al solito mercatino alle porte di Udine un venditore, Freddie, perché ero stato attratto da alcuni oggetti che aveva sul banco – in particolare uno ZX81 che ho acquistato. E’ stato molto

Questo sistema completo mi è stato regalato da Italo e Giulia nel maggio 2009. All’epoca della sua diffusione – dalla seconda metà degli anni ’80 a metà anni ’90 – io ero immerso nel mondo Commodore, poi sono passato direttamente al Macintosh nel 1991. La mia conoscenza della famiglia Apple II è quindi “postuma” e piuttosto limitata.
Questo Mac mi è stato recentemente regalato da Massimiliano (grazie!), ma non si avviava: tenendo premuto il tasto di accensione si sentiva solo un click dall’alimentatore. Osservando la scheda madre, ho notato che

Fino ai primi anni ’90 era abbastanza semplice rimettere a nuovo la batteria di un portatile: di solito si trattava di aprirla in qualche modo e sostituire i moduli interni ormai esauriti con componenti nuovi dello stesso tipo. Poi i costruttori hanno iniziato a inserire chip di gestione, le batterie sono diventate “intelligenti”, i componenti interni proprietari, rendendo molto più difficile (se non impossibile) il “fai da te”.

Questo Apple IIc non è una nuova acquisizione, ne avevo già parlato qui; l’avevo smontato tempo fa con l’intenzione di sistemare un angolo del case un po’ bruciato dal sole, ma è rimasto per mesi a prendere polvere sulla scrivania… finché lo scorso fine settimana mi sono deciso a

Una fresca ma soleggiata domenica di novembre dell’anno scorso stavo chiacchierando alla bancarella di un amico al mercatino dell’usato, e mi accorgo che la sua vicina, dietro il banco, ha uno scatolone da cui sporge

Qualche mese fa in un mercatino ho trovato un Commodore SX-64, e dato che conosco il venditore da qualche tempo, me l’ha lasciato in prova per verificarne il funzionamento prima di comprarlo.

Qualche giorno fa il corriere SDA suona il campanello di casa all’ora di pranzo, è un ragazzo piuttosto simpatico che si chiama James e ha deciso di chiamarmi “capo”.

L’ultima donazione del 2011 è stata quella di Pier Luigi: un bellissimo computer / calcolatore programmabile Hewlett · Packard modello 9825T. E’ una macchina che definire computer è forse un po’ azzardato, ma che chiamare semplicemente calcolatore programmabile è riduttivo. E’ quindi quasi un computer, se avesse avuto la possibilità di collegare un monitor esterno forse lo sarebbe stato; invece ha solo un display a led di una riga da 32 caratteri.

Questi mac hanno in comune lo stesso fattore di forma; negli ultimi fine settimana ho dedicato parecchio tempo ad accenderli per controllarli e per non lasciarli fermi troppo a lungo. Il IIx ce l’avevo in casa, gli altri due, a causa del trasloco del 2009, erano ancora incellophanati in cantina. Di seguito un articolo più lungo del solito, ma utile se avete a che fare con macchine simili.
Per essere precisi, dovrei scrivere “le batterie”, perché in questi Mac ce ne sono due. A volte saldate su scheda madre (II e IIx) o in due portabatterie (IIfx). Apple vendeva un piccolo kit di portabatterie da saldare sulla scheda per i primi due modelli.
Per accenderli, è necessario fornire tra i +3V e i +6.5V al pin 15 (/PFW) dell’alimentatore. Questo voltaggio