I due computer oggetto di questo articolo mi sono stati donati nel 2011 da Enrico S., insieme ad altri pezzi di cui ho già scritto. Lo spunto per questo articolo arriva da un messaggio che ho ricevuto dal form di contatto:

Questo sito presenta tutti i pezzi che ho raccolto negli anni: vecchi computer, console, libri e manuali, periferiche, accessori. Non troverete schede tecniche, ma solamente la storia personale di ogni pezzo. Le foto sono originali e rappresentano le condizioni reali di ciò che recupero. Se volete donare qualcosa alla mia collezione potete contattarmi qui.
I due computer oggetto di questo articolo mi sono stati donati nel 2011 da Enrico S., insieme ad altri pezzi di cui ho già scritto. Lo spunto per questo articolo arriva da un messaggio che ho ricevuto dal form di contatto:
Prima che Apple creasse la propria rete di negozi, obbligava tutti i centri assistenza autorizzati a tenere una quantità minima di pezzi di ricambio. Qualche anno fa (probabilmente una decina) ho ricevuto in regalo alcuni resti di magazzino da un negozio che chiudeva. Lo scorso fine settimana ho fatto alcune foto alle due revisioni della scheda madre del Macintosh SE.
Il mio primo computer, era il 1984, è stato la versione a 48K del Sinclair ZX Spectrum; un anno dopo lo abbiamo venduto a mio cugino e abbiamo comprato un Commodore 128 – di cui scriverò in un altro articolo.
Ho recentemente comprato questo computer al solito mercatino, che ho ripreso a frequentare con una certa regolarità. Ancora mi stupisco di come Olivetti abbia deciso di commercializzare questo computer quando i Commodore 64 e i Sinclair ZX Spectrum venivano ancora venduti in gran quantità. E non era neanche un prodotto progettato da Olivetti, ma solo un Thomson MO6 rimarchiato.
Nei pochi ritagli di tempo libero ho riscritto completamente il sito che ospita il registro dei VIC 1001 e VIC 20. Per chi è interessato ai dettagli tecnici, avevo sviluppato il sito precedente in php completamente da zero, mentre ora ho utilizzato il framework Laravel.
A parte un “motore” diverso, il nuovo sito porta alcuni miglioramenti sia per gli utenti, sia “sotto il cofano”. Queste le principali novità:
Gli account sono stati migrati sul nuovo sito; tutti gli iscritti dovranno richiedere un reset della password al primo login (Accedi › Hai smarrito la password?) e cliccare il link ricevuto via e-mail.
Per quanto riguarda la privacy, il riassunto è questo: i dati di registrazione, i dati dei VIC inseriti e i cookie sono utilizzati esclusivamente per il funzionamento del sito; non c’è alcun tipo di profilazione o tracciamento.
Il nuovo sito è disponibile allo stesso indirizzo del precedente: cbmvic.net. Se non lo avete ancora fatto, iscrivetevi e aggiungete i vostri VIC! Più siamo, meglio è :-)
Se avete suggerimenti, aggiungete un commento o contattatemi.
Il 25 Settembre 2018 è mancato Andrew Colin, noto dagli appassionati di vecchi computer Commodore per essere l’autore delle guide “Introduzione al BASIC”.
Samsung produsse un unico modello di computer compatibile con lo standard MSX, che in Italia fu rimarchiato e distribuito dall’azienda Fenner mantenendo lo stesso nome. Esistono due revisioni del Samsung SPC-800, e il modello a marchio Fenner corrisponde alla seconda revisione del computer dell’azienda coreana.
Sono passati quasi 4 anni dal mio articolo sul VCS, è ora di tornare a parlare un po’ di Atari! Ho scattato alcune foto del mio Atari 400, un modello NTSC nordamericano prodotto all’inizio del 1983.
Dato che il costo originale di questo computer era tra i 9 e i 20 mila dollari nel 1975 (da 42 a 95 mila dollari nel 2018!), non mi sarei mai aspettato di trovarlo in un piccolo paese vicino all’ancora più piccolo paese dove abito. Un amico di mio suocero glielo ha regalato, probabilmente perché mio suocero gli aveva parlato della mia passione. Questa persona aveva un piccolo negozio di riparazioni, ma purtroppo è mancato poco tempo dopo e non ho mai avuto la possibilità di chiedergli da dove fosse arrivato questo computer.
Prima di scrivere l’articolo sull’Olivetti M21, avevo cercato di documentarmi sulla sua storia. L’M21 è in pratica un M24 con il monitor integrato, simile per concezione ad altri “trasportabili” dell’epoca. Mi sono reso conto che – nonostante l’importanza storica dell’M24 in Italia, in Europa e negli Stati Uniti – per entrambi i modelli ci sono in rete solo brevissimi cenni storici o vaghi riferimenti a un centro ricerca Olivetti a Cupertino in California.
Grazie a Marco della pagina Facebook Olivetti Programma 101 sono riuscito a contattare Alessandro Graciotti, che seguì per Olivetti la progettazione dell’M24.